I link di tutti i miei interventi online
Editoria
La revisione della legge Levi: cosa si è detto all’incontro al Salone del Libro di Torino 2017
Breve cronaca degli interventi più significativi all’incontro dal titolo “La revisione della legge Levi e i suoi riflessi sul mercato del libro”, curato dall’Associazione Amici del Salone del Libro in collaborazione con l’Osservatorio degli Editori Indipendenti e moderato da Andrea Palombi, direttore editoriale di Nutrimenti. […]
Il diario del redattore: “Con me in persi moti” di Simone Marsi
Ogni libro pone al redattore delle questioni da risolvere, che spesso costituiscono la differenza tra un’edizione curata e una sciatta. Con me in persi moti è il primo libro di Simone Marsi, uno studio che mette in luce le influenze di Dante nei Frammenti lirici di Clemente Rebora, poeta del Novecento italiano. L’autore, (classe 1992) studia lingua e letteratura italiana a Pisa. In questo volume analizza i frammenti uno per uno e rende evidente il modo in cui Dante abbia inciso profondamente sulla lingua di Rebora, non solo per la scelta delle parole e delle immagini evocate dal testo, ma addirittura sui suoni. […]
“Principianti” e la questione Carver-Lish
Come nasce un classico? Il carteggio tra Calvino, Rigoni Stern e Vittorini
Come si fa a riconoscere uno scrittore? Quali sono gli ingredienti per fare di un libro un classico della letteratura? Per capirlo non basta andare per librerie, allungare il braccio e leggere i libri più belli di sempre, perché si resta comunque all’oscuro di cosa c’è stato dietro la manifattura di un testo: quello sotto i nostri occhi è solo il progetto finito. Per indagare bisogna mettere il naso nelle carte dell’editore, tra le lettere dei suoi redattori e, se pensiamo alla casa editrice Einaudi di qualche decennio fa, tra loro figuravano nientemeno che Italo Calvino, Elio Vittorini, Cesare Pavese e Raffaele Crovi. […]
Critica Letteraria
Cos’è una “ninfetta”: le eroine dei romanzi di Nabokov, Buzzati e Cabrera Infante
Ci sono parole che risuonano come spie precise, tracce inequivocabili delle letture che un autore ha fatto proprie, prima di scrivere un libro. Viene spontaneo seguire il percorso che queste parole suggeriscono, per rintracciare motivi letterari della letteratura e per capire da dove derivano. Per questa riflessione ho scelto di concentrarmi solo su alcuni testi di Calasso, Nabokov, Cabrera Infante e Buzzati. Riferendosi a Nabokov, Roberto Calasso scrive: «Non sarà che quella frase sopra citata sia stata buttata lì dall’autore fra tante altre, come per decorazione? No, mi rincresce, Signori della giuria, ma i veri scrittori non operano così». Cioè un vero scrittore, quando ne cita un altro, sa benissimo cosa sta facendo. […]
I romanzi della vita sospesa, retrospettiva su Viola Di Grado
L’esordio non aveva lasciato alcun dubbio: Viola di Grado con Settanta acrilico trenta lana, nel 2011 ha vinto il Premio Campiello Opera prima e il Premio Rapallo Carige Opera prima. Qualcuno ha pensato fosse la nuova Elena Ferrante, altri addirittura l’accostano senza esitazione a Tommaso Landolfi, quel che è certo è invece che la sua voce rimane assolutamente unica nel panorama letterario italiano di questi anni, per le tematiche dei suoi romanzi, e soprattutto per la sperimentazione linguistica. E di linguaggio e incomunicabilità sono fatte le sue storie. […]
#CriticaLibera: spunti di lettura ispirati al mistero delle streghe
CriticaLibera: L’amore del vero nelle novelle di Giovanni Verga
Chi se non Verga? Chi se non lui poteva fotografare davvero la Sicilia dell’Unità d’Italia? D’altronde la fotografia era una delle sue passioni, perché gli permetteva di mostrare le cose esattamente per com’erano. E questo gli interessava, raccontare le cose per com’erano andate, anzi, per come dovevano andare. Una fatale necessità domina le sue novelle e le opere che si iscrivono nel verismo. Vi siete mai chiesti perché Verga occupi una buona fetta del programma di letteratura italiana? Io sì, perché essendo siciliana pensavo che fosse normale che i miei insegnanti gli dessero molto spazio. Solo più tardi ho capito veramente il perché. […]
Il declino è abissale. Le cose, prima, erano molto migliori, più piene. È forse in questo momento che si avvertono i primi sintomi di nostalgia. Comincio a pensare che custodire e perdere gli oggetti non rappresentano due opposti. […] Viktor e Emmy hanno ancora tutto – tutti questi averi, tutti questi cassetti pieni di cose, queste pareti tappezzate di quadri – ma hanno perduto il senso del futuro come ventaglio di possibilità. Ecco la misura della loro decadenza.
Questo paragrafo, preso in prestito da Un’eredità di avorio e ambra di Edmund de Waal, pur essendo cronologicamente distante da Tomasi di Lampedusa, ha molto in comune col sentire dell’autore del Gattopardo. […]
Letture incrociate: di come Jane Austen scrivesse senza avere una stanza tutta per sé
Nel suo saggio su “Donne e romanzo” Virginia Woolf individua quali, secondo lei, possano essere elementi indispensabili per far sì che una donna diventi una brava scrittrice: è fondamentale che lei abbia abbastanza tempo da dedicare alle sue pagine, che abbia dei soldi che le permettano di non dover lavorare per vivere (nel caso non si guadagnasse da vivere scrivendo, chiaramente); è importantissimo che si senta libera di scrivere ciò che pensa e che abbia una stanza tutta per sé. Ed è proprio così che intitola il suo saggio, perché quel piccolo particolare che oggi ci sembra a dir poco scontato, sembra racchiuderli tutti. […]
C’è un sottile filo rosso che lega i nobili decaduti del primo Novecento. Visconti sentiva di avere molto in comune con Tomasi di Lampedusa e persino Racconto d’autunno di Tommaso Landolfi rimanda echi molto simili agli scritti dell’autore del Gattopardo. Sembra stenti un po’ a entrare nel vivo questo racconto landolfiano che vede un partigiano allontanarsi dal terreno dello scontro per fuggire nel fitto di un bosco, fino a che non raggiunge una casa che sembra abbandonata. In realtà si tratta di un palazzo nobiliare senza l’antico splendore, in cui il partigiano fa fatica a entrare, per via di certi cani rabbiosi e per l’apparente assenza di un padrone. Dopo aver raccontato l’incontro ostile tra il protagonista e il vecchio abitante della casa, Landolfi si dedica alla descrizione minuziosa di tutti gli ambienti, da cui si deduce quale ricco palazzo dovesse essere stato quello. Lo spazio assume un ruolo di primo piano, quasi fosse un altro personaggio. […]
Recensioni
Il racconto come laboratorio dei cari a un autore: “Stelle ossee” di Orazio Labbate
Succede spesso che il racconto sia scelto dagli autori come laboratorio in cui affinare i propri strumenti, sperimentare i temi cui si vuole dare voce, per poi riversare i frutti di quest’elaborazione in forme di narrazione più lunghe. I racconti di Orazio Labbate, raccolti nel volume Stelle ossee (LiberAria 2017) non fanno eccezione, dato che ritroviamo, pagina dopo pagina, molti dei temi confluiti nel romanzo Lo Scuru (che era stato recensito qui) pubblicato da Tunuè nel 2014. Alcuni di questi racconti sono stati pubblicati tra il 2013 e il 2016 su riviste come Nazione indiana, Nuovi Argomenti, Il primo amore in Italia e «PEN/America» e «Guernica/Pen Flash series» in America. […]
“Oggetti solidi”, tutti i racconti e altre prose di Virginia Woolf
Adesso ho almeno sei racconti che mi zampillano dentro, e sento, finalmente, di poter coniare in parole tutti i miei pensieri.
Dal diario di Virginia Woolf, 20 aprile 1925
Era da un po’ che non si vedevano in libreria. I racconti di Virginia Woolf erano comparsi nell’edizione Newton Compton del 1995 e ancora prima nel 1988, pubblicati dalla Tartaruga; oggi possiamo leggere quella di Racconti edizioni, che li comprende tutti in ordine cronologico nella traduzione di Adriana Bottini e di Francesca Duranti. Il libro si apre con una citazione tratta dal Giardino perduto di Helen Humphreys (Playground), un bel romanzo ambientato in Gran Bretagna durante la Seconda guerra mondiale, in cui la malinconia della protagonista per la scomparsa di Virginia Woolf impregna alcune pagine decisamente poetiche. Uno dei piaceri della lettura consiste proprio nello scovare il legame, il dialogo tra un libro e pochi altri, e il gioco si fa ancora più appassionante se, accanto all’opera di un’autrice, è possibile leggere i suoi diari: nel 1919 Woolf annotava che Katherine Mansfield l’aveva definita una «Jane Austen rediviva», e leggendo i suoi primi racconti è facile capire il motivo. […]
“La stanza profonda” di Vanni Santoni
Il Principe Fulvo, di Salvatore Silvano Nigro
La lettera d’amore di Cathleen Schine
Un’eredità di avorio e ambra di Edmund de Waal
La casa dei sette abbaini, un romanzo di Hawthorne
Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa
Una lettura divertente e di spessore: Giulia 1300 e altri miracoli
Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo, storia di una coscienza politica
Lezioni in paradiso, di Fabio Bartolomei
Miracolo in libreria, di Stefano Piedimonte
Dal libraio come dal farmacista, Curarsi con i libri di Ella Berthoud e Susan Elderkin
Interviste
#IlSalotto: dialogo di Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia sui “Racconti” di Proust
Il Salotto: Intervista a Concetto Vecchio
Il Salotto: Vanni Santoni scrittore, editor e lettore, l’intervista
Il Salotto – Intervista a Orazio Labbate
Il Salotto: Intervista a Francesca Conte, traduttrice della “Vedova Van Gogh” di Camilo Sánchez
La Rete “Librerie di Roma”: a che punto siamo? L’intervista a Carmelo Calì di Libri e Bar Pallotta
Un saggio che riscrive la cartografia gattopardiana: intervista a Maria Antonietta Ferraloro
#IlSalotto: Intervista a Cinzia Giorgio su “L’enigma Botticelli”
Il Salotto: Fabio Bartolomei parla di “We are family”
Editori in ascolto: Intervista a Martino Mardersteig della Stamperia Valdonega
Il Salotto: Intervista a Fabio Bartolomei
Intervista alla libraia Silvia Dionisi
Intervista a Fabrizio Piazza di Modusvivendi a Palermo
Intervista a Marida Maritato, libraia della Marabuk a Firenze
L’intervista a Nicolás Fuster, libraio alla Libreria Spagnola di Roma
L’Italian Book Challenge, intervista a Serena Casini della Libreria Volante
Librai a confronto: l’intervista a Filomena Grimaldi e Maria Parafati
Intervista a Francesco Mecozzi della Libreria Giufà di Roma
Quando i librai fanno rete, l’intervista ad Angelo Pirocchi della LIM di Milano
Intervista a Massimo Carlotto: “Devo tutto alle librerie indipendenti”
Intervista a Patrizio Zurru, libraio dalle mille idee
Lo scrittore che sa di librai, intervista a Daniele Zito
Intervista ad Aldo Addis della Libreria Internazionale Koinè di Sassari
Intervista a Lavinia Manfrotto della Libreria di Palazzo Roberti
Intervista a Claudio Moretti della Libreria Marco Polo di Venezia
Eventi e Mostre
#Scrittori In Ascolto – Massimo Carlotto
Aperitivo con Fabio Bartolomei | Incontri a cura delle Edizioni e/o
La realtà secondo Guttuso, in mostra al Vittoriano
Libri come 2013 | Festa del libro e della lettura
#CritiCOMICS e #CriticARTe: Valentina Movie, la mostra
E se ci si incontrasse virtualmente per parlare di libri?, su Critica Letteraria
Incontro con Paolo di Paolo a Più libri più liberi 2014
Presentazione dei Consigli inutili di Malerba a Più libri più liberi 2014
Incontro con Maurizio Ceccato, su Via dei serpenti
Incontro con Leonardo Luccone, su Via dei serpenti
#LeParoleDimenticate al Salone del Libro di Torino 2016
Più libri più liberi 2014: presentazione dei Consigli inutili di Luigi Malerba
Più Libri Più Liberi 2014: Paolo Di Paolo presenta Orlando Esplorazioni
Pillole d’autore
Pillole di Autore – Flaubert su Madame Bovary e il mestiere di scrivere
Pillole d’Autore: “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati
Pillole d’Autore: Lewis Carroll e Pietro Citati
Pillole d’autore: Grandi Speranze di Charles Dickens
Pillole d’autore: Lolita di Nabokov
Cinema e Letteratura
#CritiCINEMA – I 50 anni de Il Gattopardo di Luchino Visconti
Comics e Manga
#CritiComics: Joséphine 2. Va tutto bene, di Pénélope Bagieu
#CriticComics: La mia vita è assolutamente affascinante, di Pénélope Bagieu
#CritiCOMICS: Mademoiselle Anne (Haikara-san ga Tōru)
#CritiCOMICS: Death Note, scriverò la tua morte nero su bianco
#CritiComics: Papà Gambalunga (Watashi no Ashinaga Ojisan)
#CritiCOMICS: Sessualità e fumetti. Un confronto tra comics e manga
#CritiCOMICS: Kimagure Orange Road
Politica e attualità
I grillini e quella frase su Pertini: “Se vi ricordate…”
La lenta agonia delle librerie storiche italiane e la cultura da supermarket
Comunicazione